Si riconosce fin dalle prime note uno dei capolavori di Mozart, la Sinfonia N°40 K 550. È raro riuscire a raggiungere una combinazione più equilibrata fra purezza dello stile e urgenza della comunicazione. La melodia ampia e cantabile del primo tema viene presto elaborata in un gioco di contrasti pieni di inquietudine e tensione. Seguono l’Andante, il Minuetto rude e severo ma illuminato dalla serenità del Trio e il Finale, denso anch'esso di contrasti e di ardite modulazioni. Una Sinfonia difficile nella sua somma bellezza, che ha suscitato i commenti più diversi: Robert Schumann sentiva respirare in essa un'aleggiante grazia greca, mentre i critici moderni vi riconobbero i segni del "demonismo" di Mozart.
Il Concerto Grosso op 6 N°8 (fatto per la notte di Natale) fu composto nel 1690 ed eseguito in occasione della tradizionale cantata della notte di Natale in Vaticano alla presenza del papa. Strutturato in sei movimenti, l'ultimo presenta una caratteristica Pastorale che evoca idealmente i suoni dei pastori al presepio. Presenta il tipico andamento in terzine in tempo 12/8 e oscillazioni tra tonalità maggiore e minore, che conferiscono al brano il colore di una ricercata rusticità.
Concludono il concerto brani tradizionali natalizi cantati dal Coro di Voci Bianche di Firenze e Scandicci preparati da Lucia De Caro.
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